Collocata sulle cime più elevate dei Monti della Tolfa prospicienti il litorale tirrenico tra Roma e Civitavecchia, Allumiere è posta al centro di una zona ricca di storia, di notevole interesse naturalistico e archeologico. Le origini risalgono a tempi antichissimi.
Le prime testimonianze di un insediamento umano nel territorio risalgono infatti all'epoca preistorica: utensili in pietra lavorata, appartenenti a piccoli nuclei umani dediti alla caccia e alla raccolta dei prodotti naturali e reperti risalenti all'età del Bronzo (II millennio a.C. - cultura Appenninica e cultura Protovillanoviana).
La civiltà etrusca è invece comprovata dalla presenza delle necropoli di Colle di Mezzo e di Bandita Grande, databili tra il VII secolo e la fine del IV sec. a.C. Alcuni resti di ville rustiche indicano l'agricoltura quale attività prevalente in epoca romana e per tutto il Medioevo, fino alla scoperta delle cave di alunite, minerale da cui si ricava l'allume di rocca, elemento importante nella lavorazione delle pelli e dei tessuti.
Intorno al 1460, Giovanni Da Castro, commissario dello Stato Pontificio, individuò nel territorio dei Monti della Tolfa delle piante di agrifoglio.
In Oriente, dove lavorò anni prima nel settore tessile, questa pianta segnalava, al disotto delle sue radici, la presenza di alunite: piccoli scavi nel terreno, misero alla luce numerose pietre di questo prezioso minerale. L'area della scoperta era in prossimità dell'attuale centro abitato di La Bianca,(nato poco dopo, intorno ad uno stabilimento per la lavorazione del caolino).
Nel 1462, Giovanni Da Castro, ebbe la concessione da parte dello Stato Pontificio, per l'estrazione dell'alunite. La tecnica estrattiva impiegata era quella dello scavo a cielo aperto; questa tecnica di scavo, praticata per quasi tre secoli, ha alterato la fisionomia del paesaggio per via delle enormi spaccature e crateri praticati dall'uomo sul territorio per estrarre il minerale.
La svolta nella produzione dell'allume, si ebbe dopo il 1500 ad opera di Agostino Chigi, detto il magnifico che, da appaltatore delle cave di alunite dal 1500 al 1520, spostò gli impianti di produzione ai piedi di Monte Roncone, oggi Monte delle Grazie. Costruì, lo stabilimento per la lavorazione del minerale, un acquedotto e un villaggio minerario per gli operai.
Tutto il complesso acquisì il nome di Le allumiere (sul villaggio minerario crescerà poi l'attuale paese di Allumiere).
Nel 1870 con l'entrata dello Stato Italiano, l'intera industria dell'allume passò alla Societè Financière de Paris, la produzione era notevolmente ridotta rispetto al boom di quasi un secolo prima, a causa dell'ormai bassa richiesta di mercato.
Nel 1879 troviamo che lo stabilimento è stato trasferito nella vicina Civitavecchia, e ceduto alla "compagnia generale dell'allume romano", il personale continuò a diminuire e nel 1888 troviamo che solamente 88 erano i minatori rimasti, la produzione si trascinò ancora fino al 1928 quando tutto il complesso passò alla "società italiana per le industrie minerarie" i debiti aumentarono ed intorno agli anni quaranta tutto fu trasferito alla "Montecatini" che cessò ogni attività' pochi anni dopo.
Finiva così quell'avventura mineraria cominciata nel XV secolo che era arrivata a diventare per parecchi decenni la più importante in Europa.