OPERE PUBBLICHE A BRONTE, MALETTO, MANIACE E RANDAZZO - Una politica unitaria per i giovani |
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Lunedì 05 Gennaio 2009 12:57 |
Nel versante nord dell’Etna fra Bronte e Randazzo si recuperano aree urbane e si migliora la fruibilità di alcuni edifici pubblici per consentire ai giovani di avere a disposizione idonei e sicuri centri di aggregazione e fuggire da ogni tipo di illegalità. I sindaci di Randazzo, Bronte, Maletto e Maniace, infatti, hanno promosso un progetto, mirato alla diffusione della cultura della legalità da finanziare con i fondi del Pon sicurezza, dove è previsto il recupero di aree urbane, la fruibilità di beni pubblici, la creazione di centri di aggregazione e di aree attrezzate i cui beneficiari saranno anzitutto i giovani in età compresa tra 11 e 18 anni. (...) A Bronte le attività progettuali proposte riguardano il recupero di tre aree urbane alle quali saranno associate diverse iniziative. La prima riguarda la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria nella zona denominata “167” Sciara di S. Antonio, dove si realizzerà del verde attrezzato, campetti sportivi polivalenti ed un pattinodromo da utilizzare in collaborazione con le scuole. La seconda prevede la valorizzazione della piazza San Giuseppe con la costruzione di un palco all’aperto e l’istituzione di una scuola di teatro. Per finire, per contrastare fenomeni di degrado ambientale nel parco urbano adiacente alla scuola media, si prevede la realizzazione di una strada tra corso Umberto, il parco, e il costruendo mercato coperto, con illuminazione e videosorveglianza. Alla realizzazione di un centro di aggregazione guarda pure il Comune di Maletto che ha pensato al recupero di una vecchia opera, sita in contrada Margi dove si realizzerà uno spazio polifunzionale. Maniace ha proposto di realizzare un parco urbano attraverso l’ampliamento di una piazzetta esistente sita nella zona centrale del paese ed esattamente in contrada Fondaco. “E’giusto - sottolinea il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, pensare a centri che migliorino la capacità di aggregazione dei giovani. Daremo anche maggiori possibilità alle agenzie educative per eccellenza come scuole, famiglie e parrocchie di coinvolgere i giovani efficacemente e per più tempo, diminuendo il rischio devianze”. |
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