Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne

Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne

Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne

25 novembre 2020

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un evento di grande civiltà e sensibilità promosso dalle Nazioni Unite.

La data del 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata scelta dall’ONU, nella risoluzione dell’Assemblea Generale n° 54/134 del 17 dicembre 1999, a ricordo delle tre sorelle Mirabal, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica dominicana. Con la decisione di istituire tale giornata l’ONU ha voluto porre all’attenzione generale il fatto che la violenza contro le donne, manifestazione dello storico squilibrio nei rapporti di potere tra i sessi in ambito sociale, economico, religioso e politico, costituisce uno dei meccanismi sociali fondamentali di sottomissione delle donne e indebolisce - o annulla – il godimento dei loro diritti.

Milioni di donne nel mondo sono vittime di violenze domestiche, schiavizzate in matrimoni forzati, comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, violentate come trofei di guerra, molestate sul luogo di lavoro, mutilate nell'intimità da pratiche obsolete.
Donne umiliate, maltrattate, lese nell'autostima o ancora ostacolate nel raggiungimento dell'indipendenza economica, per poter decidere liberamente e autonomamente della propria vita. E sempre più spesso a infliggere la violenza sono padri, mariti, compagni, amici o conoscenti.
La violenza contro le donne è un problema universale che non conosce confini culturali e nega alle vittime pari opportunità e pari diritti. Una profonda violazione dei diritti umani, ad oggi probabilmente la più diffusa, non riconducibile cioè a fattori sociali, economici, razziali, religiosi.
Un fenomeno trasversale, che assume forme e manifestazioni diverse, con costi umani, sociali, economici inaccettabili.

La Convivenza forzata a causa delle misure restrittive per contenere il diffondersi del coronavirus e le limitazioni alla libertà di circolazione costituiscono fattore di diminuzione del reato di atti persecutori, mentre, alla distanza, sembrano comportare un aumento del numero di maltrattamenti contro familiari e conviventi
Emerge come i reati nel loro complesso abbiano un’importante flessione nel 2020, mentre l’incidenza di quelli commessi in ambito familiare fa registrare un tendenziale aumento. In sintesi i reati commessi in ambito domestico nel periodo di marzo 2020 si attestano tra il 12 per cento ed il 20 per cento rispetto al totale, con un picco del 19,93 per cento nell’ultima settimana (nel 2019, l’incidenza era intorno al 12 per cento).
E poi c’è il capitolo femminicidio. Anche qui l’analisi evidenzia un gap tra reato di omicidio in generale e femminicidio. Il dato generale degli omicidi a marzo 2020 si conferma in calo (11 a fronte di 38) rispetto all’analogo periodo del 2019; mentre le vittime donne mantengono comunque valori significativi: sia in generale (7 rispetto a 12), sia in ambito familiare/affettivo (6 a fronte di 8). Diminuiscono, invece, gli omicidi commessi da partner o ex partner (3 rispetto a 7).

La condanna alla violenza contro le donne deve essere unanime, così come l'azione e la mobilitazione perché il fenomeno - in continua crescita - venga efficacemente contrastato.

Il Comune di Siziano promuove da anni una rassegna di iniziative volte a sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne.

Quest’anno purtroppo la situazione connessa al contenimento dell’Emergenza Covid-19 non consente la realizzazione di iniziative in presenza, ma l’A.C. ha voluto ancora una volta richiamare l’attenzione su questa importante tematica e ribadire la propria vicinanza a tutte le donne vittime di violenza; a tal fine è stato realizzato il video visionabile cliccando sul sottostante link.

Il Sindaco
Donatella Pumo

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