Referendum popolari abrogativi 2025
Per cosa si vota
Domenica 08 giugno 2025 dalle 07:00 alle 23:00 e lunedì 09 giugno 2025 dalle 07:00 alle 15:00 i seggi saranno aperti per le consultazioni referendarie riguardanti cinque quesiti abrogativi indicati nella allegata Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Fac-simile delle schede elettorali
Propaganda elettorale
Voto fuori sede
Sono ammessi a votare fuori sede gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni.
Per poter esercitare il voto fuori sede, gli interessati devono presentare, al comune di temporaneo domicilio, apposita domanda, utilizzando preferibilmente il modello che si allega, con l’indicazione dell’indirizzo completo di residenza e di domicilio, nonché, ove possibile, di un recapito di posta elettronica.
Alla domanda occorre allegare:
- Copia di un documento di riconoscimento valido;
- Copia della tessera elettorale personale;
- Copia della certificazione o di altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede e cioè della documentazione attestante le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche per le quali l’elettore si trova temporaneamente domiciliato in un comune ubicato in una provincia diversa da quella del comune di residenza (la condizione di lavoratore, studente o sottoposto a cure mediche può essere autocertificata ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445).
La domanda deve essere presentata personalmente dall’interessato/a, ovvero mediante l’utilizzo di strumenti telematici o tramite persona delegata entro domenica 4 maggio 2025 (35° giorno antecedente la data della consultazione).
La domanda di ammissione al voto fuori sede può essere revocata con le medesime modalità entro il 25° giorno antecedente la data della consultazione, e cioè mercoledì 14 maggio 2025.
Opzione voto in Italia per iscritti all'Aire
Gli elettori iscritti all’AIRE votano per corrispondenza ai sensi della Legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104.
La predetta normativa, fa comunque salva la possibilità di votare in Italia, previa apposita e tempestiva opzione, da esercitare in occasione di ogni consultazione e valida limitatamente ad essa.
In particolare, il diritto di optare per il voto in Italia, deve essere esercitato entro il decimo giorno successivo all’indizione del referendum e cioè entro giovedì 10 aprile 2025, utilizzando il modello allegato da inviare all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore.
Elettori temporaneamente all'estero
L’art. 4-bis, comma 2, della legge n. 459/01, modificato da ultimo dall’articolo 6, comma 2, lett. a), della legge 3 novembre 2017, n. 165, prevede che i cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale, in un Paese estero in cui non sono anagraficamente residenti possano richiedere l’opzione di voto per corrispondenza.
La suddetta opzione deve essere inviata direttamente al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro il trentaduesimo giorno antecedente la data di votazione e, quindi, entro il 7 maggio p.v., in tempo utile per l’immediata comunicazione al Ministero dell’interno.
L’opzione potrà pervenire al comune per posta ordinaria o per posta elettronica, anche non certificata, e potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall’interessato/a utilizzando l’apposito modulo allegato in calce corredato di copia di un documento d’identità valido dell’elettore.
Hanno diritto di esercitare la suddetta opzione, sempre entro il 07 maggio p.v., anche gli appartenenti alle Forze armate e di polizia temporaneamente all’estero nello svolgimento di missioni internazionali e, rispettivamente, degli elettori di cui all’articolo 1, comma 9, lettera b), della legge 27 ottobre 1988, n. 470. La loro opzione dovrà essere inviata ai Consolati italiani di riferimento che, a loro volta, provvederanno ad inoltrarla ai rispettivi comuni di iscrizione nelle liste elettorali.
Anche i familiari conviventi dei temporaneamente all’estero hanno diritto di esercitare l’opzione di voto per corrispondenza con le stesse modalità.
Voto domiciliare per elettori affetti da infermità che ne rendano impossibile l'allontanamento dall'abitazione
Le disposizioni sul voto domiciliare (articolo 1 del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, convertito dalla legge 27 gennaio 2006 n. 22, come modificato dalla legge 7 maggio 2009, n. 46) sono previste in favore degli elettori “affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile” anche con l’ausilio dei servizi di trasporto messi a disposizione dal comune per agevolare il raggiungimento del seggio da parte dei disabili, e di quelli “affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione”.
L’elettore interessato deve far pervenire al sindaco del proprio comune di iscrizione elettorale un’espressa dichiarazione attestante la propria volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora, corredata della prescritta documentazione sanitaria, in un periodo compreso fra il 40° e il 20° giorno antecedente la data di votazione, ossia fra martedì 29 aprile e lunedì 19 maggio 2025.
La domanda di ammissione al voto deve indicare l’indirizzo dell’abitazione in cui l’elettore dimora e, possibilmente, un recapito telefonico, e deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell’azienda sanitaria locale.
